I tarli sono dei piccoli insetti di forma cilindrica ed hanno una lunghezza di circa 4mm. Questi insetti si nutrono della cellulosa del legno depositando il “rosume” (la segatura rivelatrice della loro presenza attiva). La loro presenza è inidicativa di due fattori il primo è che quello che abbiamo davanti effettivamente è legno , la seconda che tali insetti vanno sterminati perchè danneggiano la struttura del legno.
La signora Tarlo pronta e fecondata sfrarfalla (esce dal legno) deposita le sue uova in piccole fessure del legno oppure direttamente in vecchi fori già creati da tarli precedenti, le larve che si schiudono dopo 5 settimane iniziano a scavare nutrendosi della cellulosa del legno. Quando la larva diventa adulta (questo processo si verifica due volte all’anno in primavera e in autunno) per il suo sostentamento si nutre della cellulosa del legno. Ci sono specie di tarli che impiegano anche 4 anni per raggiungere la forma adulta, si tratta di un processo molto lungo. I tarli prosperarno in ambienti con temperature che vanno dai 14° ed un grado di umidità pari al 50%.
In Italia è molto frequente trovare mobili o legni infestati dal tarlo comune che per fortuna non è fra i più svegli della sua specie. Ci sono infatti tarli molto più aggressivi che si possono addirittura sentire mentre banchettano all’interno del legno e che oltre ad essere molto più prolifici dei tarli comuni sono anche più grossi arrivano a produrre fori di circa 1cm. Vengono comunemente chiamati tarli capricorno per via delle loro lunghe antenne simili alle corna di un capricorno. L’unico criteriio per capire a che tipo di tarlo ci troviamo davanti è la grandezza del foro e come anticipato prima all’eventuale rumore.
Ricapitolando: la presenza di piccoli forellini è significativa del fatto che il legno è stato o sia ancora infestato dai tarli e che occorre prendere provvedimenti.
Spiegare che se scuoto il mobile e ne fuoriesce segatura il tarlo c’è