Chi sono
Cresciuta tra fili, stoffe e segatura, potrei dire di essere una figlia d’arte: mia madre cuciva, mia nonna trasformava qualsiasi oggetto in qualcosa di utile e bello. Da loro ho ereditato la passione per il “fare con le mani”, la creatività e lo spirito del recupero. Sono sempre stata attratta dall’armonia, dalla possibilità di dare nuova vita agli oggetti e di esprimere bellezza anche nelle cose semplici.
Tutto è cominciato davvero quando ho arredato la mia prima casa: il budget era limitato, ma la fantasia no. Ho iniziato a girare per mercatini, a ridare anima a vecchi mobili, a trasformare pezzi dimenticati in elementi unici. E da lì non mi sono più fermata.
Dopo oltre vent’anni nel mondo della telecomunicazione, nel 2016 ho deciso di cambiare rotta e seguire il mio vero sogno: aprire un laboratorio creativo dove poter sperimentare ogni giorno, tra legno, cartapesta, tessuti, bijoux, complementi d’arredo e materiali di ogni tipo.
La mia filosofia
Amo gli esperimenti: sono il cuore pulsante della mia creatività. Ogni progetto è una sfida, un gioco, un’opportunità per imparare qualcosa di nuovo. Il mio lavoro è fatto di passione, studio, ricerca e tanta pratica. Nulla è lasciato al caso.
Il nome: La Navicella dell’Ingegno
“Troppo lungo”, “poco commerciale”, mi hanno detto in tanti. Ma io l’ho scelto col cuore. La metafora dantesca descrive perfettamente il mio percorso: una piccola barca che lascia alle spalle acque turbolente e naviga verso sogni sempre più grandi. Proprio come me.
Il mio logo – che adoro e sento profondamente mio – è stato disegnato da Marinella Michelini di Mintlab, una cara amica e una professionista straordinaria.